Arturo Panunzio nasce 1891 a Campobasso, si stabilisce a Milano dall'inizio degli anni '20. Abilissimo modellatore, si dedica con assiduità alla produzione di modelli per varie ceramiche lombarde, divenendo noto per la serie delle Madonne devozionali capoletto delle quali crea numerosissime varianti ( Maria con Gesù, da sola, con san Giuseppe, la Sacra Famiglia, da capoletto, da comodino, ecc.) rispondendo ad una richiesta molto sentita all'epoca di immagini devozionali. Sempre di altissima qualità formale, le sue opere si differenziano dalla modesta produzione corrente coeva. Muore nel 1953.
La foto che pubblico mostra un gruppo plastico da parete con Maria ed il Bambin Gesù. Le dimensioni sono abbastanza importanti (quella massima e circa cm.30). Purtroppo manca il supporto in legno a forma di lunetta a cui sicuramente era fissata.
oggetti ritrovati... storie e riscoperte di oggetti d'arte, di design, di modernariato e... d'altro.
mercoledì 24 agosto 2011
martedì 23 agosto 2011
VASO AMARENA FABBRI - UN CLASSICO ITALIANO
Mi piace proporre un classico della produzione della ceramica di qualità italiana.
Si tratta di un esemplare del famoso vaso che conteneva le Amarene Fabbri di Bologna.
Questo esemplare completamente plasmato e dipinto a mano è stato prodotto nella seconda metà del novecento dalla manifattura faentina CACF.
Sul sito della Fabbri ho trovato un bellissimo libro con tutta la storia dell'azienda e con molti esempi di oggetti pubblicitari prodotti dall'inizio del '900 dall'azienda. C'è il pdf ed è possibile consultarlo e scaricarlo: secondo me è un volume piacevolissimo ed utilissimo per chi ama questo genere di oggetti.
Ecco il link: http://www.fabbri1905.com/it/480/cento-anni-fabbri-1905-2005
Si tratta di un esemplare del famoso vaso che conteneva le Amarene Fabbri di Bologna.
Questo esemplare completamente plasmato e dipinto a mano è stato prodotto nella seconda metà del novecento dalla manifattura faentina CACF.
Sul sito della Fabbri ho trovato un bellissimo libro con tutta la storia dell'azienda e con molti esempi di oggetti pubblicitari prodotti dall'inizio del '900 dall'azienda. C'è il pdf ed è possibile consultarlo e scaricarlo: secondo me è un volume piacevolissimo ed utilissimo per chi ama questo genere di oggetti.
Ecco il link: http://www.fabbri1905.com/it/480/cento-anni-fabbri-1905-2005
lunedì 15 agosto 2011
CERAMICA CHE PARLA: POSACENERE
Un'altra categoria di oggetti che riportava spesso frasi o motti o proverbi era quella del posacenere. Eccone uno primo '900 prodotto nella manifattura Grazia in Deruta e di altissima qualità ceramica. Bello anche il proverbio che ci ricorda il tempo in cui a capo delle varie confraternite in onore dei santi c'era un Priore che, stando a ciò che afferma il detto, non ricopriva l'incarico solo perchè devoto.
CERAMICA CHE PARLA. SAN FRANCESCO
Moltissime piastrelle da appendere al muro avevano un carattere religioso. Un santo sempre molto amato era San Francesco. Ecco una piccola placca da muro, inizio 900, con una belle citazione tratta dalla Bibbia e con il nome di San Francesco, dipinta a mano e prodotta a Deruta da Serafino Volpi.
TULLEIN E CESIRA
Ecco due personaggi di cui non ho trovato nessuna notizia. Una coppia con abiti ottocenteschi accompagnati dalla scritta Tullein e Cesira che dà loro un nome.
Chi li conoscesse e volesse aiutarmi mi farebbe un vero regalo.
Chi li conoscesse e volesse aiutarmi mi farebbe un vero regalo.
domenica 14 agosto 2011
CERAMICA CHE PARLA . COLONNATA SESTO FIORENTINO
Mi piace cominciare la pubblicazione di alcune foto di oggetti in ceramica, diffusissimi nel passato, allora presenti in moltissime case che riproducevano motti di spirito, battute, proverbi, frasi celebri. La produzioni di questi oggetti che potevano essere piatti da parete, posacenere, piastrelle da parete, ha interessato moltissime manifatture storiche della ceramica italiana e vedeva l'apporto di manodopera specializzata nel dipingere la scritta.
Ecco un piatto da parete prodotto da Colonnata di Sesto Fiorentino nei primi decenni del '900. La scritta recita: "Chi prende moglie e non sa l'uso assottiglia le gambe e allunga il muso". Si tratta in questo caso di un antico e gustoso proverbio toscano.
Ecco un piatto da parete prodotto da Colonnata di Sesto Fiorentino nei primi decenni del '900. La scritta recita: "Chi prende moglie e non sa l'uso assottiglia le gambe e allunga il muso". Si tratta in questo caso di un antico e gustoso proverbio toscano.
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