Valentina è un mito. Questo è un raro oggetto promozionale prodotto da Cotto Possagno con una bellissima immagine di Valentina. Sulla storia di Valentina e sul suo disegnatore Guido Crepax gli scritti non mancano di certo. Questa tegola è un piccolo tassello per la conoscenza della diffusione e della notorietà che ha accompagnato il personaggio.
oggetti ritrovati... storie e riscoperte di oggetti d'arte, di design, di modernariato e... d'altro.
mercoledì 12 ottobre 2011
mercoledì 24 agosto 2011
ARTURO PANUNZIO (1891 -1953) MADONNA CON BAMBINO - CAPOLETTO
Arturo Panunzio nasce 1891 a Campobasso, si stabilisce a Milano dall'inizio degli anni '20. Abilissimo modellatore, si dedica con assiduità alla produzione di modelli per varie ceramiche lombarde, divenendo noto per la serie delle Madonne devozionali capoletto delle quali crea numerosissime varianti ( Maria con Gesù, da sola, con san Giuseppe, la Sacra Famiglia, da capoletto, da comodino, ecc.) rispondendo ad una richiesta molto sentita all'epoca di immagini devozionali. Sempre di altissima qualità formale, le sue opere si differenziano dalla modesta produzione corrente coeva. Muore nel 1953.
La foto che pubblico mostra un gruppo plastico da parete con Maria ed il Bambin Gesù. Le dimensioni sono abbastanza importanti (quella massima e circa cm.30). Purtroppo manca il supporto in legno a forma di lunetta a cui sicuramente era fissata.
La foto che pubblico mostra un gruppo plastico da parete con Maria ed il Bambin Gesù. Le dimensioni sono abbastanza importanti (quella massima e circa cm.30). Purtroppo manca il supporto in legno a forma di lunetta a cui sicuramente era fissata.
martedì 23 agosto 2011
VASO AMARENA FABBRI - UN CLASSICO ITALIANO
Mi piace proporre un classico della produzione della ceramica di qualità italiana.
Si tratta di un esemplare del famoso vaso che conteneva le Amarene Fabbri di Bologna.
Questo esemplare completamente plasmato e dipinto a mano è stato prodotto nella seconda metà del novecento dalla manifattura faentina CACF.
Sul sito della Fabbri ho trovato un bellissimo libro con tutta la storia dell'azienda e con molti esempi di oggetti pubblicitari prodotti dall'inizio del '900 dall'azienda. C'è il pdf ed è possibile consultarlo e scaricarlo: secondo me è un volume piacevolissimo ed utilissimo per chi ama questo genere di oggetti.
Ecco il link: http://www.fabbri1905.com/it/480/cento-anni-fabbri-1905-2005
Si tratta di un esemplare del famoso vaso che conteneva le Amarene Fabbri di Bologna.
Questo esemplare completamente plasmato e dipinto a mano è stato prodotto nella seconda metà del novecento dalla manifattura faentina CACF.
Sul sito della Fabbri ho trovato un bellissimo libro con tutta la storia dell'azienda e con molti esempi di oggetti pubblicitari prodotti dall'inizio del '900 dall'azienda. C'è il pdf ed è possibile consultarlo e scaricarlo: secondo me è un volume piacevolissimo ed utilissimo per chi ama questo genere di oggetti.
Ecco il link: http://www.fabbri1905.com/it/480/cento-anni-fabbri-1905-2005
lunedì 15 agosto 2011
CERAMICA CHE PARLA: POSACENERE
Un'altra categoria di oggetti che riportava spesso frasi o motti o proverbi era quella del posacenere. Eccone uno primo '900 prodotto nella manifattura Grazia in Deruta e di altissima qualità ceramica. Bello anche il proverbio che ci ricorda il tempo in cui a capo delle varie confraternite in onore dei santi c'era un Priore che, stando a ciò che afferma il detto, non ricopriva l'incarico solo perchè devoto.
CERAMICA CHE PARLA. SAN FRANCESCO
Moltissime piastrelle da appendere al muro avevano un carattere religioso. Un santo sempre molto amato era San Francesco. Ecco una piccola placca da muro, inizio 900, con una belle citazione tratta dalla Bibbia e con il nome di San Francesco, dipinta a mano e prodotta a Deruta da Serafino Volpi.
TULLEIN E CESIRA
Ecco due personaggi di cui non ho trovato nessuna notizia. Una coppia con abiti ottocenteschi accompagnati dalla scritta Tullein e Cesira che dà loro un nome.
Chi li conoscesse e volesse aiutarmi mi farebbe un vero regalo.
Chi li conoscesse e volesse aiutarmi mi farebbe un vero regalo.
domenica 14 agosto 2011
CERAMICA CHE PARLA . COLONNATA SESTO FIORENTINO
Mi piace cominciare la pubblicazione di alcune foto di oggetti in ceramica, diffusissimi nel passato, allora presenti in moltissime case che riproducevano motti di spirito, battute, proverbi, frasi celebri. La produzioni di questi oggetti che potevano essere piatti da parete, posacenere, piastrelle da parete, ha interessato moltissime manifatture storiche della ceramica italiana e vedeva l'apporto di manodopera specializzata nel dipingere la scritta.
Ecco un piatto da parete prodotto da Colonnata di Sesto Fiorentino nei primi decenni del '900. La scritta recita: "Chi prende moglie e non sa l'uso assottiglia le gambe e allunga il muso". Si tratta in questo caso di un antico e gustoso proverbio toscano.
Ecco un piatto da parete prodotto da Colonnata di Sesto Fiorentino nei primi decenni del '900. La scritta recita: "Chi prende moglie e non sa l'uso assottiglia le gambe e allunga il muso". Si tratta in questo caso di un antico e gustoso proverbio toscano.
domenica 17 luglio 2011
1966 PIO MANZU' - CRONOTIME - OROLOGIO DA SCRIVANIA - RITZ ITALORA
CRONOTIME
Come sempre sostenuto da una ricerca iniziale ad ampio raggio di ulmiana impostazione, Pio Manzù arriva al Cronotime. Un oggetto a struttura variabile determinata da una intelligente matematica sfida alla geometria tradizionale. Composto da tre parti ruotabili e orientabili, il Cronotime è oggetto modernissimo per le sue linee e primo orologio a transistor prodotto.
In un primo momento prodotto come oggetto promozionale per Fiat, successivamente arrivato a una produzione e distribuzione più ampia con Ritz-Italora, e in anni recenti accolto nel catalogo Alessi.
Un record, giustamente presente nella collezione del Museo di Arte Moderna di New York, già copertina della prestigiosa e intransigente “Form” (n.46, maggio 1969)
dal sito degli Archivi Pio Manzù
http://www.piomanzu.it/index.htmCome sempre sostenuto da una ricerca iniziale ad ampio raggio di ulmiana impostazione, Pio Manzù arriva al Cronotime. Un oggetto a struttura variabile determinata da una intelligente matematica sfida alla geometria tradizionale. Composto da tre parti ruotabili e orientabili, il Cronotime è oggetto modernissimo per le sue linee e primo orologio a transistor prodotto.
In un primo momento prodotto come oggetto promozionale per Fiat, successivamente arrivato a una produzione e distribuzione più ampia con Ritz-Italora, e in anni recenti accolto nel catalogo Alessi.
Un record, giustamente presente nella collezione del Museo di Arte Moderna di New York, già copertina della prestigiosa e intransigente “Form” (n.46, maggio 1969)
dal sito degli Archivi Pio Manzù
giovedì 13 gennaio 2011
LIBRI - THOMAS MANN - TONIO KROGER - 1° EDIZ. MORREALE MILANO
PRIMA EDIZIONE ITALIANA DI TONIO KROGER DI THOMAS MANN - GIUSEPPE MORREALE EDITORE MIALNO - 1926 - A CURA DI GUIDO ISENBURG
mercoledì 12 gennaio 2011
ARTE - GIOVANNI MESCHINI - POCHOIR
Pochoir di Giovanni Meschini, anni '20, pochoir - Madonna con Gesù bambino ed angioletto.
Dimensioni foglio cm. 35x48 - dimensioni parte dipinta cm. 23,5x28
Giovanni Meschini (1888 - 1977) fu uno dei massimi maestri dell'uso di questa particolare tecnica artistica. La produzione delle sue opere fu notevole per l'altissima qualità tecnica che raggiunse e per la notevole qualità formale delle sue illustrazioni.
Un'esauriente descrizione del Maestro, della sua vita e delle sue opere si trova in questo sito web:
http://www.cartantica.it/pages/pochoir2.asp
Dimensioni foglio cm. 35x48 - dimensioni parte dipinta cm. 23,5x28
Giovanni Meschini (1888 - 1977) fu uno dei massimi maestri dell'uso di questa particolare tecnica artistica. La produzione delle sue opere fu notevole per l'altissima qualità tecnica che raggiunse e per la notevole qualità formale delle sue illustrazioni.
Un'esauriente descrizione del Maestro, della sua vita e delle sue opere si trova in questo sito web:
http://www.cartantica.it/pages/pochoir2.asp
martedì 11 gennaio 2011
ARTE - PINO PONTI - TECNICA MISTA SU CARTA
Questa è un'opera su carta di Pino Ponti degli anni '50. Si tratta di una tecnica mista in cui l'uso degli inchiostri di china domina ma viene sapientemente controllato da altri interventi cromatici e dall'uso della carta non dipinta lasciando che il colore naturale del materiale caratterizzi il volto. Un volto affascinante di giovane ritratta di profilo. Dimensioni foglio 21x29,7
Pino Ponti (1905,1999) nacque a Venezia. Frequentò l'Accademia di Venezia sotto la guida di Virgilio Guidi e nella sua città natale allestì la sua prima personale.(1930). Successivamente si trasferì a Milano (1931), dove divenne amico di Raffaello Giolli e di Edoardo Persico; in questo periodo realizzò alcuni affreschi alla villa Mia di Uglietti, presentò una vetrata per la chiesa alla Triennale del 1933 e conseguì il primo premio per un bozzetto di pala d'altare alla Mostra d'arte Sacra dell'Angelicum(1936). Parallelamente tenne alcune personali, tra le quali si ricordano quelle alla galleria il Milione (1931), alla Galleria del Poligono (1932) e alla Galleria Tre Arti(1934). Partecipò a rassegne collettive tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, le biennali di Milano. Nella seconda metà degli anni trenta conobbe Birolli, Manzù, Sassu, Del Bon, Guttuso e collaborò con disegni satirici sul regime fascista alla rivista "Orpheus". Il suo quadro "La passeggiata liberale", esposto alla Galleria Tre Arti, venne confiscato perchè offensivo, mentre il pittore fu condannato a due mesi di confino. Dopo la guerra, durante la quale collaborò come partigiano alla Resistenza insieme a Birolli, proseguì la sua attività artistica partecipando alla vita culturale milanese e allestendo numerose mostre personali alla Galleria Bergamini (1946-1947), alla Galleria Naviglio (1950) e alla Galleria Colonna (1953). Fu presente, inoltre, a mostre in Italia e all'estero. Nel 1979 il Comune di Milano gli ha dedicato una mostra antologica al Museo di Milano.
Questa biografia è tratta da "La pittura in Italia" Il novecento - Electa - scheda Pino Ponti compilata da s.r.
Un sito web con una interessante documentazione su Pino Ponti è questo:
http://www.pinoponti.com/
lunedì 10 gennaio 2011
ARTE - GEORGES SECAN - OLIO SU TELA
Georges Sécan, un piccolo dipinto molto intenso e molto vitale, intitolato Femmes, come risulta da una scritta a matita sul bordo della tea.Una piccola grande scoperta.
olio su tela - cm. 20x30 titolo: FEMMES
Georges Sécan (1913-1985) è un pittore francese, nasce a Bucarest nel 1913. Figlio di un francese, viceconsole a Bucarest e di una finlandese, studiò belle arti a Parigi e a Monaco di Baviera.
Soggiornò a lungo in vari paesi europei ed extraeuropei, tra cui l'India, il Sudan e l'Egitto, traendo da questi soggiorni esperienze che lasciarono segni profondi sulla sua opera pittorica.
Sécan si è ispirato in numerose occasioni anche al paesaggio italiano. Le sue ricerche di autocontemplazione sfociarono in una pittura che, nel 1941, con notevole anticipo sull'ondata informale, egli presentò cpme arte "subform", cioè forme scaturite dal subconscio.
Essa nasceva da una sorta di surplus vitale trasferito in un surplus coloristico e visionario di estrema veemenza; tale tecnica lo avvicinava al cosidetto Espressionismo Astratto e al gruppo Cobra. Michel Tapié, in occasione di una mostra organizzata per Sécan dal Comune di Milano al Palazzo Reale, ridefinì "Subformel" questo genere di pittura in cui l'artista tende a esprimersi scostandosi completamente da se stesso, nel tentativo di ritrovare un vecchio accordo perduto, quello dell'uomo primitivo davanti al suo semplice e più veritiero subconscio.
Questo impegno si traduce talvolta nella trasfigurazione del paesaggio (un tramonto, un fondo marino) o semplicemente di una sensazione ritmica in immagini di una esasperata violenza espressiva che, come l'abbagliante intensità del colore, ha pochi riscontri nella pittura contemporanea. La sua opera alterna temi che vanno dalla ritrattistica alle notazioni musicali, da paesaggi orientali alla serie delle "marionette" dipinte a parigi nel dopoguerra, come drammatica annotazione colta tra le macerie dell'Europa. Mantenutosi al di fuori delle principali correnti artistiche così come del mondo delle gallerie e dei mercanti d'arte, Georges Sécan è tuttavia riuscito a procurarsi fama internazionale in virtù degli aperti consensi riscossi fra i maggiori critici e fra il pubblico, grazie alle sue prestigiose mostre.
notizie tratte dal sito www.arcadja.com/auctions/it/Soggiornò a lungo in vari paesi europei ed extraeuropei, tra cui l'India, il Sudan e l'Egitto, traendo da questi soggiorni esperienze che lasciarono segni profondi sulla sua opera pittorica.
Sécan si è ispirato in numerose occasioni anche al paesaggio italiano. Le sue ricerche di autocontemplazione sfociarono in una pittura che, nel 1941, con notevole anticipo sull'ondata informale, egli presentò cpme arte "subform", cioè forme scaturite dal subconscio.
Essa nasceva da una sorta di surplus vitale trasferito in un surplus coloristico e visionario di estrema veemenza; tale tecnica lo avvicinava al cosidetto Espressionismo Astratto e al gruppo Cobra. Michel Tapié, in occasione di una mostra organizzata per Sécan dal Comune di Milano al Palazzo Reale, ridefinì "Subformel" questo genere di pittura in cui l'artista tende a esprimersi scostandosi completamente da se stesso, nel tentativo di ritrovare un vecchio accordo perduto, quello dell'uomo primitivo davanti al suo semplice e più veritiero subconscio.
Questo impegno si traduce talvolta nella trasfigurazione del paesaggio (un tramonto, un fondo marino) o semplicemente di una sensazione ritmica in immagini di una esasperata violenza espressiva che, come l'abbagliante intensità del colore, ha pochi riscontri nella pittura contemporanea. La sua opera alterna temi che vanno dalla ritrattistica alle notazioni musicali, da paesaggi orientali alla serie delle "marionette" dipinte a parigi nel dopoguerra, come drammatica annotazione colta tra le macerie dell'Europa. Mantenutosi al di fuori delle principali correnti artistiche così come del mondo delle gallerie e dei mercanti d'arte, Georges Sécan è tuttavia riuscito a procurarsi fama internazionale in virtù degli aperti consensi riscossi fra i maggiori critici e fra il pubblico, grazie alle sue prestigiose mostre.
domenica 9 gennaio 2011
DESIGN - 1977 - SILVIO COPPOLA - CESTINO "SQUARE" ALESSI -
Bellissimo e raro cestino in metallo traforato e smaltato con bordo in gomma. Dimensioni cm. 30x30x6. Nella quarta pagina di copertina del numero 47 della rivista "Ottagono" del 1977 questo cestino veniva pubblicizzato con una bella foto e questo testo:
" Attenzione.Questo cestino è un test.
Si chiama Square.E' un'opera di Silvio Coppola, creata appositamente per il programma 7 di Alessi.
Square fa parte di quel gruppo di oggetti - ricordiamo qui Tiffany, Trifolio, Maya e Teorema - che il gruppo milanese Exhibition Design sta proponendo come punto d'arrivo di una ricerca sulle forme e sulla materia.
Per questo cestino, ad esempio, Coppola è ricorso ad un materiale di grande interesse e versatilità: una lamiera traforata di acciaio inossidabile. Appena appena curvata all'interno, con il minimo di interventi e di mascherature, successivamente bordata da un nastro di gomma alimentare nera, questa lamiera d'acciaio si è rivelata come un plausibile cestino o centrotavola dal disegno assai netto e forte."
" Attenzione.Questo cestino è un test.
Si chiama Square.E' un'opera di Silvio Coppola, creata appositamente per il programma 7 di Alessi.
Square fa parte di quel gruppo di oggetti - ricordiamo qui Tiffany, Trifolio, Maya e Teorema - che il gruppo milanese Exhibition Design sta proponendo come punto d'arrivo di una ricerca sulle forme e sulla materia.
Per questo cestino, ad esempio, Coppola è ricorso ad un materiale di grande interesse e versatilità: una lamiera traforata di acciaio inossidabile. Appena appena curvata all'interno, con il minimo di interventi e di mascherature, successivamente bordata da un nastro di gomma alimentare nera, questa lamiera d'acciaio si è rivelata come un plausibile cestino o centrotavola dal disegno assai netto e forte."
Cos'è trovarcercando?
Trovarcercando è un mezzo per mostrare ciò che trovo. E trovo spesso ciò che non cerco. Mi lascio guidare dal mio gusto e dal caso.
Trovarcercando è un mezzo che spero mi permetta di entrare in contatto con persone che hanno interessi simili ai miei e che possano arricchire le mie conoscenze e le mie scoperte.
Trovarcercando è un mezzo che spero mi permetta di entrare in contatto con persone che hanno interessi simili ai miei e che possano arricchire le mie conoscenze e le mie scoperte.
Oggetti ritrovati... storie riscoperte
Oggetti che ad un certo punto furono dimenticati, ignorati, non più considerati ed abbandonati.
Ma, ora, oggetti riscoperti e, fortunatamente per noi, con ancora un mondo di cose da raccontarci.
Oggetti che ritrovano un loro nuovo posto, un ruolo, un compito da svolgere: ancora una volta accompagnarci per un tratto della nostra vita... se solo sappiamo osservarli ed ascoltarli.
Tutti gli oggetti che vengono mostrati in queste pagine provengono da ritrovamenti più o meno fortuiti.
Tutti sono stati scelti perchè in sintonia col gusto di chi li cercava ed ha avuto la fortuna di trovarli.
Tutti hanno fatto riaffiorare ed hanno mostrato, al di là del loro intrinseco valore, il mondo a cui erano appartenuti, il gusto a cui si rifacevano, la cultura che li aveva prodotti ed accolti.
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