Georges Sécan, un piccolo dipinto molto intenso e molto vitale, intitolato Femmes, come risulta da una scritta a matita sul bordo della tea.Una piccola grande scoperta.
olio su tela - cm. 20x30 titolo: FEMMES
Georges Sécan (1913-1985) è un pittore francese, nasce a Bucarest nel 1913. Figlio di un francese, viceconsole a Bucarest e di una finlandese, studiò belle arti a Parigi e a Monaco di Baviera.
Soggiornò a lungo in vari paesi europei ed extraeuropei, tra cui l'India, il Sudan e l'Egitto, traendo da questi soggiorni esperienze che lasciarono segni profondi sulla sua opera pittorica.
Sécan si è ispirato in numerose occasioni anche al paesaggio italiano. Le sue ricerche di autocontemplazione sfociarono in una pittura che, nel 1941, con notevole anticipo sull'ondata informale, egli presentò cpme arte "subform", cioè forme scaturite dal subconscio.
Essa nasceva da una sorta di surplus vitale trasferito in un surplus coloristico e visionario di estrema veemenza; tale tecnica lo avvicinava al cosidetto Espressionismo Astratto e al gruppo Cobra. Michel Tapié, in occasione di una mostra organizzata per Sécan dal Comune di Milano al Palazzo Reale, ridefinì "Subformel" questo genere di pittura in cui l'artista tende a esprimersi scostandosi completamente da se stesso, nel tentativo di ritrovare un vecchio accordo perduto, quello dell'uomo primitivo davanti al suo semplice e più veritiero subconscio.
Questo impegno si traduce talvolta nella trasfigurazione del paesaggio (un tramonto, un fondo marino) o semplicemente di una sensazione ritmica in immagini di una esasperata violenza espressiva che, come l'abbagliante intensità del colore, ha pochi riscontri nella pittura contemporanea. La sua opera alterna temi che vanno dalla ritrattistica alle notazioni musicali, da paesaggi orientali alla serie delle "marionette" dipinte a parigi nel dopoguerra, come drammatica annotazione colta tra le macerie dell'Europa. Mantenutosi al di fuori delle principali correnti artistiche così come del mondo delle gallerie e dei mercanti d'arte, Georges Sécan è tuttavia riuscito a procurarsi fama internazionale in virtù degli aperti consensi riscossi fra i maggiori critici e fra il pubblico, grazie alle sue prestigiose mostre.
notizie tratte dal sito www.arcadja.com/auctions/it/Soggiornò a lungo in vari paesi europei ed extraeuropei, tra cui l'India, il Sudan e l'Egitto, traendo da questi soggiorni esperienze che lasciarono segni profondi sulla sua opera pittorica.
Sécan si è ispirato in numerose occasioni anche al paesaggio italiano. Le sue ricerche di autocontemplazione sfociarono in una pittura che, nel 1941, con notevole anticipo sull'ondata informale, egli presentò cpme arte "subform", cioè forme scaturite dal subconscio.
Essa nasceva da una sorta di surplus vitale trasferito in un surplus coloristico e visionario di estrema veemenza; tale tecnica lo avvicinava al cosidetto Espressionismo Astratto e al gruppo Cobra. Michel Tapié, in occasione di una mostra organizzata per Sécan dal Comune di Milano al Palazzo Reale, ridefinì "Subformel" questo genere di pittura in cui l'artista tende a esprimersi scostandosi completamente da se stesso, nel tentativo di ritrovare un vecchio accordo perduto, quello dell'uomo primitivo davanti al suo semplice e più veritiero subconscio.
Questo impegno si traduce talvolta nella trasfigurazione del paesaggio (un tramonto, un fondo marino) o semplicemente di una sensazione ritmica in immagini di una esasperata violenza espressiva che, come l'abbagliante intensità del colore, ha pochi riscontri nella pittura contemporanea. La sua opera alterna temi che vanno dalla ritrattistica alle notazioni musicali, da paesaggi orientali alla serie delle "marionette" dipinte a parigi nel dopoguerra, come drammatica annotazione colta tra le macerie dell'Europa. Mantenutosi al di fuori delle principali correnti artistiche così come del mondo delle gallerie e dei mercanti d'arte, Georges Sécan è tuttavia riuscito a procurarsi fama internazionale in virtù degli aperti consensi riscossi fra i maggiori critici e fra il pubblico, grazie alle sue prestigiose mostre.
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